Con Bolla del 15 ottobre 1652 Papa Innocenzo X "dispose per l'Italia l'abolizione di quei Conventi che per il numero esiguo dei propri membri, non potevano più corrispondere all'intenzione dei loro fondatori; i loro beni dovevano essere devoluti per parte dei vescovi ad altri scopi pii".
Successivamente il Duca Giuseppe Carafa e i fratelli Don Carlo e Donna Eleonora chiesero e ottennero un ritorno dei Carmelitani in Campolieto. Sul portale vi è incisa la data 1702 ed il nome del Priore P. Domenico Pignataro che ne fece eseguire il restauro.
Con Decreto Reale del 7 agosto 1809 vennero soppressi nel Molise i Conventi e gli Ordini. I beni del Convento passarono alla Corona di Napoli ed il demanio li cedette ai privati, che ne ricavarono civili abitazioni.
Con il Concordato del 1818 venne assegnata alla mensa vescovile di Bojano. Dopo il 1856 fu riaperta al culto ed il cardinale Carafa vi trasferì le due Congreghe del SS.Sacramento e di San Matteo, tornate successivamente nella Parrocchia di San Michele Arcangelo.
In seguito alla caduta della Monarchia in Italia, il Convento divenne di proprietà dello Stato Italiano e nel 1972 fu affittato all'Arma dei Carabinieri, la quale la trasformò in una caserma. Oggi è ritornata ad essere una Chiesa.
Questa presenta una pianta ad aula di forma rettangolare, la muratura portante è in pietrame e la copertura è a due falde.
La facciata principale presenta elementi decorativi poco significativi, il portale principale è architravato con al di sopra una mensola modanata.
Sul portale è presente una finestra con cornice in pietra lavorata e architrave triangolare. La facciata termina con una copertura a capanna più alta rispetto alle falde del tetto. Posteriormente, sul tetto un piccolo campanile a vela in cemento armato.
Conserva all'interno la statua della Madonna del Carmine che viene vestita ogni qualvolta si debba esporla per manifestazioni di devozione e/o per celebrazioni della Vergine da parte dell’intera comunità.
N.B.
Si invita a leggere la pubblicazione "Nell'Armadio dei Santi" edita dal Circolo Culturale Campolieto "LA STRINA", nella quale, sono riportate le usanze ed il rito della vestizione della Madonna del Carmine nel Comune di Campolieto.
