Chiesa di Santa Maria di Massa, detta Madonna del Vallato

In questo percorso non possiamo tralasciare di citare la Chiesetta dedicata a Santa Maria di Massa, popolarmente nota come la Madonna del Vallato, in località "La Fonte", in Via Pian Volpello.
La gran parte delle informazioni sono state ricavate dal libro "Castelleone di Suasa 2 Vita Castellana" (pagg. 114, 115, 116, 117) a cura di Alberto Polverari.
Ai piedi della strada che dal castello, lungo il Borgo, conduceva verso San Lorenzo in Campo, sin dal '500 era attestata una Chiesa che oggi si ricorda come quella "del Vallato".  
All'inizio non fu altro che una Edicola votiva dedicata alla Beata Vergine di Massa, molto semplice, era posta sull'unica strada che gli abitanti di Castelleone percorrevano, sia per attraversare il fiume Cesano, sia per recarsi al molino (che si trovava nell'attuale proprietà vivaio Conti).

Chiesa di Santa Maria di Massa, detta del Vallato

Era amministrata dalla Comunità e, nel codice "Historiae" del Ridolfi, è rappresentata, da un disegno di Gherardo Cibo, con una casa attigua e descritta come beneficiaria di un terreno di due coppe (pag. 462), lascito di Leandra di Toso, come riportato nel manoscritto del Montanari "Inventari antichi", (tomo II, pp., 632-673).
I castelleonesi e i viandanti vi passavano spessissimo davanti, accendevano lumi e vi mettevano fiori. Le celebrazioni erano frequenti, specialmente nel giorno di sabato. 
Vista la grande devozione da parte dei castelleonesi per una immagine della SS. Vergine, e l'interessamento dell'ultima duchessa di Urbino, Livia Della Rovere, il Vescovo di Senigallia, Mons. Lorenzo Campeggi, concesse il permesso di costruire l'attuale chiesetta al Parroco Giovanni 

Interno della Chiesa

Battista Santini (di Roccacontrada, ora Arcevia, Bolla di Roma, Ottobre 1629), il 14 gennaio 1637. 
Nel gradino, tra l'altare e l'immagine della Beata Vergine, si può leggere questa scritta: "EX PIETATE IN VIRGINEM EXORNAVIT FRANCISCUS MARIA DE RUVERE ABBAS.A.D. MDCXXXXI SEPT. DIE VIII (PER DEVOZIONE VERSO LA VERGINE FRANCESCO MARIA DELLA ROVERE ABBATE (di San Lorenzo in C.) ADORNO', ANNO DEL SIGNORE 1641, 8 SETT.).
Dopo la morte di Livia Della Rovere, il fratellastro Abate di San Lorenzo in Campo, Francesco Maria fece inserire quella scritta proprio a ricordo di aver fatto "adornare" quella chiesa a cui la duchessa era particolarmente legata.
Nel suo testamento, datato 29 maggio 1639, infatti, la duchessa lasciò 100 scudi per elemosina ed 

Uscita dall'interno della Chiesa

una veste delle migliori, per fare un Pallio alla Madonna Santissima del Vallato.
La Chiesa è stata riedificata nel 1838 dal Pievano Parroco Paggi, che fece scrivere nell'architrave sopra la porta d'ingresso: EX FUNDITUS RAEDIFICATA A.D. 1838, grazie ad una questua autorizzata dal Vescovo di Senigallia, Card. Testaferrata, il 30 luglio 1835.  
Altre notizie vengono descritte nel libro di Alberto Polverari, come nel 1851, la Chiesa fu oggetto di un furto di denaro, nel 1934, il Pievano don Vincenzo Renzi si fece promotore di una raccolta di grano e di denaro per restaurare l'edifico e acquistare alcuni arredi.
Nello stesso anno fu inaugurata la nuova "Via Crucis" alla presenza del Vescovo di Senigallia, Tito M. Cucchi
Nel 1947, il Parroco don Sante Rossetti, chiamò il Pittore Mirko Mariani di Corinaldo per restaurare l'Immagine della Madonna e del Bambino deteriorata. e venne costruito anche l'Altare in marmo. Nel 1961 fu nuovamente riparata ad opera di don Sante Rossetti. Nel 1976, il parroco don Umberto Gasparini, diede inizio ad una nuova sottoscrizione per far eseguire lavori di consolidamento e risanamento dall'umidità sul lato nord-est, a cui i Castelleonesi non si sottrassero dando un generoso contributo.  
Consultando il Catasto Gregoriano, si può notare che nel 1835, la Chiesa sorgeva all'incrocio con la strada "Comunale Madonna del Piano" e la strada "Comunale del Molino". Era di proprietà Comunale, identificata in mappa con la lettera "I" e nel Brogliardo era menzionata come "Chiesa Pubblica sotto il titolo della Madonna del Vallato", di superficie 12 centesimi, con affianco una "Casa d'affitto", numero di mappale 290, di superficie 7 centesimi e due appezzamenti di terreno, identificati in mappa con i numeri 289 e 291, rispettivamente con una superficie di 27 e di 42 centesimi. 
La Chiesetta, anticamente, era continuamente visitata dalla gente per ottenere grazie e favori, specialmente in periodi di guerre e calamità. 
Attualmente è di forma ottagonale, vi è un solo altare con sopra una tempera del XVII secolo e un vivace ex voto, ma ora risulta chiusa al pubblico, in attesa dei lavori di restauro per danni provocati dal terremoto del 2016. 
L'immagine della Madonna del Vallato è dipinta sul muro, esposta a tutti i danni dell'umidità, tanto che nel corso dei secoli si è dovuto intervenire con restauri che, nonostante le cure prestate, hanno evitato un irreparabile deterioramento. La pittura rappresenta la Vergine seduta sul davanzale di una finestra, da cui si scorge un paesaggio di Castelleone con al di sotto il "vallato". La Madonna è in atteggiamento di serena meditazione e volge il volto e gli occhi dolcissimi ai fedeli, tenendo sulle ginocchia il Bambino Gesù in piedi, benedicente e con gli occhi rivolti al cielo, ad indicare la via della salvezza. 
Il dipinto, di dimensioni di cm 197 x 92, è inserito in un tempietto decorato a finto marmo che si trova sopra l'altare e costituito da una cornice e da due colonne corinzie che sostengono un timpano di stile barocco.
Nell'impossibilità di restaurare l'immagine, nel settembre del 1985, il Parroco don Umberto Gasparini, il Consiglio Pastorale e i Parrocchiani decisero di commissionare, al Pittore Prof. Piergiovanni Antici di Ostra, la realizzazione di un quadro su tela delle stesse dimensioni e composizione. La nuova immagine della Madonna del Vallato fu esposta nella Chiesa Parrocchiale fino al termine della S. Missione ed il 24/11/1985 fu accompagnata con una grandiosa fiaccolata nella Sua Chiesa. 
Ho trovato in rete la Delibera n. 157 del 26 Settembre 2016 della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, in cui si dichiara la Chiesa della Madonna del Vallato di interesse storico - architettonico, sottoponendola a tutte le disposizioni di tutela. 

Interno della Chiesa guardando l'uscita

Interno della Chiesa guardando l'uscita

Interno lato sinistro

Interno lato sinistro

Quadro Madonna del Vallato di Piergiovanni Antici

Quadro Madonna del Vallato di Antici

Catasto Gregoriano: Mappa del Vallato

Catasto Gregoriano: Mappa del Vallato

Catasto Gregoriano: Brogliardo del Vallato

Catasto Gregoriano: Brogliardo del Vallato

Santino della Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Esterno Chiesa Madonna del Vallato

Immagine dell'originaria Chiesa di S. Maria

Immagine dell'originaria Chiesa di S. Maria

Indirizzo Edicola

Via Case Nuove, 2                     
60010 Castelleone di Suasa
(An)

Contatti

Bellagamba Franco
Email: 
edicoladelcarmine@suasa.it
Telefono: 071-966352 

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