Finalmente, dopo tre anni dalla rimozione dell'edicola, nel mese di luglio 2011 venne posizionata all'inizio della strada della nuova lottizzazione, qualche decina di metri più all'interno rispetto all'originaria collocazione, una teca di vetro sorretta da un sostegno in ferro che doveva sostituire l'ex edicola votiva della "Madonna del Carmine".
Come dichiarato in precedenza, l'edicola non ha più l'aspetto originario, in quanto è stata modificata la struttura.
Nel frattempo, su un Social Network, apparvero pagine che descrivevano la nuova edicola votiva, realizzata dalla Falegnameria Artigianale Mariotti, con le seguenti caratteristiche:
* Realizzata e installata dalla ditta FAM1885 - Falegnameria Artigianale Mariotti Artigiani dal 1885 di Montecarotto (AN);
* Progetto del Design Ivo Mariotti e Studio Tecnico Geom. Furio e Fabrizio Franceschetti di Castelleone di Suasa;
* Materiali: pino scandinavo impregnato in autoclave per uso esterno e Ferro DIN68800 per la struttura, mentre per la teca è stato utilizzato cristallo temperato trasparente sp 6 mm saldato a raggi ultravioletti;
* Basamento è stato realizzato in ferro Fe 350 saldato;
* Altri Dati: altezza fuori tutto 3000 mm - base 600x600 mm.
Di seguito le immagini del progetto realizzato con modellatore solido cad tridimensionale e quelle reali.
Quei cittadini lungimiranti, ai quali si deve la circolazione di questa voce, purtroppo per loro e per la cittadinanza, non ebbero soddisfazione, tanto che quel giorno così atteso, sfumò tra il sole e i colori di quella primavera. Non erano stati terminati neanche gli accertamenti di idoneità delle opere di urbanizzazione e pertanto, non era stato possibile acquisirle dal Comune.
Non fu possibile l'acquisizione delle opere anche a causa di un contenzioso con l'Azienda Venturi che si è trovata, dopo i lavori, con un eccessivo dislivello davanti alla sua Cantina in Via Delle Vignacce, verso l'imbocco della lottizzazione. Dovuto, forse, ad una differenza di livello del terreno preesistente o, forse, a una sbagliata progettazione, fatto sta che quel tratto di strada non permette un'agevole passaggio agli autocarri, requisito fondamentale per svolgere l'attività.
Qualcosa di sicuro era successo nell'eseguire i lavori delle opere di urbanizzazione, tanto che quell'imbocco risultava eccessivamente ripido e difficilmente transitabile per i mezzi pesanti, nonostante che nel corso del 2009, fosse stata approvata anche una variante con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 06/03/2009, che modificava il precedente piano di lottizzazione, ovvero, il tratto di strada frontale ai lotti 1, 2, 3, 4 per limitare i dislivelli, rendere possibile l'allaccio della fognatura, migliorare l'interconnessione tra il tratto di strada in costruzione e la strada comunale esistente, cosiddetta "Delle Vignacce".
Vale la pena, allora, ricordare le dichiarazioni di voto espresse dai Consiglieri del gruppo di minoranza "Insieme per Castelleone" in Consiglio Comunale durante l'Adozione, l'Approvazione e la Variante relative alla Lottizzazione Residenziale "Cesarini".
Nella prima Delibera di Adozione, approvata dal Consiglio Comunale in data 20.03.2007, dopo l'illustrazione del Sindaco, che ha affermato la validità dell'operazione essendo un'occasione di crescita per il Comune sia in termini demografici che economici e che la lottizzazione era prevista nel Piano Regolatore Generale approvato il 03.12.2003, il gruppo di minoranza aveva messo in evidenza gli errori indicati anche nella dichiarazione di voto e che sostanzialmente possiamo riassumere nel concetto di salvaguardia della zona e la mancata quantificazione del terreno comunale.
Nella seconda Delibera di Consiglio, relativa all'Approvazione della Lotizzazione, che seguì le Osservazioni presentate sempre dal gruppo di minoranza in data 18/06/2007, fu sanata la proprietà comunale con il pagamento di € 10.965,00.
In data 06.03.2009, fu poi approvata dal Consiglio Comunale una terza Deliberazione, quella relativa all'approvazione di una variante, dove venivano evidenziati, sempre da parte del gruppo di minoranza, diversi aspetti negativi, tra i quali, "i lavori non sono stati realizzati correttamente", "diversi prezzi riportati nel nuovo computo metrico... sono stati aumentati senza giustificazione".
Per onor del vero, è giusto ricordare che il Sindaco ha concluso il dibattito in Consiglio Comunale, rilasciando a sua volta la seguente dichiarazione di voto: "Il Gruppo di Minoranza insiste nel suo atteggiamento teso ad impedire qualsiasi opera a Castelleone di Suasa".
Nonostante le dichiarazioni di voto contrarie, espresse dal gruppo di minoranza, il piano di lottizzazione fu approvato, compresa la variante con i soli voti della maggioranza.
Senza dilungarmi ancora sull'argomento, ritorniamo all'oggetto della pubblicazione.
Credo che il motivo della mancata sistemazione della figuretta fosse anche dovuto al fatto che nell'area, non ancora acquisita dal Comune e quindi da considerarsi area privata, potevano accedere solamente i residenti e gli addetti ai lavori, per cui, se si fosse fatta la consacrazione dell'edicola, si doveva permettere l'accesso a tutta la cittadinanza.
Nel frattempo ci furono le elezioni per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale che decretò, il 26 maggio 2014, la vittoria del nuovo Sindaco Carlo Manfredi, per cui, la cosa passò di mano e le voci paesane si smorzarono.
La nuova Amministrazione appena insediata, si prese cura della lottizzazione, tanto che organizzò una serie di incontri con la Proprietà ed i Progettisti per sciogliere i tanti nodi, senza dimenticarsi della figuretta.
Ad uno di questi, la proprietà, rappresentata dal Sig. Benni Giulio, dichiarò che l'edicola non fu mai inserita in convenzione, pertanto, non era affatto obbligato a realizzarla e aveva deciso che fosse una "sua liberalità", un atto di generosità nei confronti della cittadinanza e che quando la lottizzazione fosse stata acquisita dal Comune avrebbe provveduto a terminarla.
Nel frattempo passarono alcuni anni prima che l'Amministrazione Comunale potesse acquisire definitivamente la lottizzazione a causa delle numerose criticità, oltre all'imbocco della Cantina Venturi, che furono trovate dall'Ufficio Tecnico.
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