Chiesa del Carmine di Farnocchia,
fraz. Stazzema (LU)

Al centro del paese di Farnocchia, a margine di via Lombardi, nel Comune di Stazzema (LU), è situata la piccola Chiesa sussidiaria dedicata alla Madonna del Carmine. La Chiesa ha poche notizie sulla data di fondazione della chiesa, ma si pensa che sia stata costruita intorno al Mille.

Si raggiunge il prospetto principale costeggiando il fianco destro dell'edificio, fino al piccolo sagrato, pavimentato con getto di calcestruzzo e delimitato sul lato nord-ovest da un piccolo muretto in pietra e mattoni che si affaccia verso la vallata. 
A causa della morfologia su cui è costruita la chiesa, si registra la presenza di alcuni locali al di sotto della zona absidale, presumibilmente utilizzati come magazzini.  
La facciata a capanna, semplicemente arricciata, accoglie nella parte inferiore il portone principale lunettato, affiancato da due piccole aperture quadrangolari. Un'ulteriore finestra, di modeste dimensioni, si apre al centro della parte superiore. Al vertice, una spessa cornice aggettante segue l'andamento della copertura. 
Il lato destro della chiesa, semplicemente intonacato, è caratterizzato da un ingresso secondario e da una loggetta che percorre il fianco per quasi tutta la sua estensione. Un piccolo campanile a vela, dotato di una sola campana, si erge al di sopra della copertura, in corrispondenza dell'arco trionfale interno.  
La chiesa, a navata unica, è interamente intonacata e dipinta: nelle pareti laterali, decorate a finte bozze, sono state ricavate tre nicchie per lato, in cui sono inseriti gli altari laterali.  
L'area presbiteriale, introdotta da un ampio arco trionfale, è costituita da una scarsella absidale quadrangolare, rialzata di un gradone rispetto al resto dell'aula.
Alle spalle dell'Altare maggiore, nello spazio destinato al coro, il dossale campeggia al centro della parete di fondo. 
La loggetta che si apre sul fianco destro della chiesa si suppone riconducibile al XVI secolo. 
Dal 1744 al 1752, l'oratorio fu sottoposto a lavori di ampliamento. 
Dall'inventario del 1790 risulta che nell'oratorio erano presenti due altari: quello maggiore e quello intitolato alle Anime del Purgatorio. 
Nel 1827, fu realizzato il banco del coro con sedile e inginocchiatoio, a cui partecipò anche il maestro Roberto Cipriani
L'organo della Chiesa parrocchiale fu venduto e ricomprato da Giuseppe Razzuoli di Farnocchia che, nel 1838, decise di donare lo strumento alla chiesa della Madonna del Carmine. Nello stesso periodo fu realizzata anche la cantoria, collocata in un primo momento in cornu Evangelii e successivamente spostata in controfacciata. 
Tra il 1839 e il 1876 i sotterranei della chiesa servirono anche da cimitero. 
Nel 1891, Aspasio Terigi dona alla Chiesa del Carmine l'Altare maggiore della soppressa chiesa dei Santi Andrea, Jacopo e Filippo, che viene trasformato in altare laterale e addossato alla parete sinistra. 
Le decorazioni della Chiesa del Carmine furono eseguite nel 1941, come riporta l'iscrizione sopra l'arco trionfale. 
La struttura è in muratura perimetrale in pietra di varie pezzature, murata a calce e semplicemente arricciata sull'esterno. Sul fianco sinistro si apre un ingresso secondario e, nella parte superiore, una loggetta laterale. All'interno le pareti sono intonacate e tinteggiate. 
La controfacciata è parzialmente occupata dalla cantoria a struttura lignea che ospita al centro l’organo dipinto e dorato, dotato di 20 canne, ma non più funzionante. 
L’aula è coperta da una volta a vela lunettata, intonacata e decorata con motivi geometrici. La scarsella absidale è coperta da una volta a vela, anch'essa intonacata e dipinta. 
L'aula e il coro sono pavimentati con grandi lastre in pietra grigia, disposte a correre parallelamente alle pareti. Il presbiterio presenta una pavimentazione formata da piastrelle di marmo bianco e bardiglio, delle dimensioni di 28x28 cm, disposte a scacchiera, in diagonale rispetto alle pareti. 
La Chiesa del Carmine ospita tre finestre quadrangolari (due ai lati dell'ingresso e una al centro del prospetto) e un portale principale, dotato di un ante in legno elegantemente intagliate e completo di lunetta, in cui sopravvive la lieve traccia di un dipinto murale. Sul fianco destro si apre un portone secondario, sormontato da una nicchia profilata da cornice in pietra, contenente i segni di un affresco ormai consunto, in cui è ancora riconoscibile l'immagine della Madonna con bambino.  
Lungo tutta la parte superiore del prospetto laterale corre una loggetta, costituita dalla successione di archi a sesto ribassato di diverse dimensioni, sorretti da quattro colonnine in marmo bianco. Internamente, l'aula unica è scandita da paraste dipinte a finto marmo, che incorniciano nicchie ricavate nelle pareti della chiesa, ed è coperta da una volta lunettata, decorata a cielo stellato. La controfacciata è parzialmente occupata dalla cantoria in legno, sorretta da due esili e alte colonnine lignee.  
Nella seconda campata della parete destra è inserito l'altare dedicato alla Madonna di Lourdes, realizzato in marmo bianco, con dossale centinato e nicchia centrale, dove è esposta la statua della Madonna.  
Nella parete opposta, si erge l'altare delle Anime del Purgatorio, in marmo bianco e breccia, con paliotto intarsiato e frontone triangolare al vertice.  
Proseguendo lungo la parete sinistra, all'altezza della terza campata, si incontra l'altare proveniente dalla chiesa dei santi Andrea, Jacopo e Filippo, come testimonia la presenza delle tre statue in marmo di Carrara che adornano la mensa. Quest'ultima, caratterizzata da un elegante paliotto intarsiato, è sormontata da un falso dossale, dipinto a finto marmo sulla parete. Al centro dell'area presbiteriale è collocato l’Altare maggiore, incorniciato dall'arco trionfale e realizzato in marmo bianco, breccia e marmi policromi.  
La mensa è caratterizzata da un tabernacolo intronizzato e da un gradino ornato, presso le estremità, da due testine di putto alate. Alle sue spalle, si estende la zona destinata ad accogliere il coro e, addossato alla parete di fondo, spicca il monumentale dossale in breccia violetta, che ospita al centro una grande tela centinata raffigurante la Madonna con Gesù Bambino e i santi Domenico, Lucia, Agata, Filippo Neri e Cecilia. 
Nessun intervento di adeguamento liturgico è stato eseguito dopo il Concilio: l'altare preconciliare trova posto al centro dell'area presbiteriale, mentre il dossale, staccato dalla mensa, è addossato alla parete di fondo della scarsella absidale. 
Vengono svolti solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, dove si appendono al campanile e ai balconi segmenti del tappeto della pace che da mesi viene confezionato raccogliendo i quadrati lavorati all'uncinetto, ai ferri o ricamati dalle donne del comune di Stazzema, della Versilia, dell’Italia e anche di altre nazioni. 

Alcune foto della Chiesa del Carmine di Farnocchia

Facciata

Chiesa del Carmine
 

Facciata


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Vista dalla piccola piazzetta

Chiesa del Carmine 

Vista dalla piccola piazzetta

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Foto storica

Chiesa del Carmine 

Foto storica


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Campanile adornato con lavori all'uncinetto

Chiesa del Carmine 

Campanile adornato con lavori all'uncinetto

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Chiesa del Carmine di Farnocchia
Indirizzo Edicola

Via Case Nuove, 2                     
60010 Castelleone di Suasa
(An)

Contatti

Bellagamba Franco
Email: 
edicoladelcarmine@suasa.it
Telefono: 071-966352 

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