L'Oratorio si trovava in località "Al mercato", così denominata per la fiera di merci e bestiame che vi si svolgeva. L'edificio fu prolungato, e vi furono ricavati la sacrestia e un ospizio.
Oggi, non è rimasto quasi niente a parte pochi elementi architettonici come i portali, le mostre quadrate di alcune finestre e il piccolo rosone in facciata. Questo oratorio, come molti altri edifici di culto della zona, è stato danneggiato dal sisma del 1920 e restaurato nel 1932, ma quello che oggi ne caratterizza l’aspetto è il recente intervento che ha prodotto un pesante falso architettonico.
Nella improbabile morfologia dei prospetti dove le murature, sia nella tessitura che nella grossolanità dei commenti, fino ai falsi archetti che simulano aperture di inesistenti finestre centinate, dichiarano la loro recente realizzazione, sono stati distribuiti in ordine sparso gli elementi architettonici di notevole qualità sopravvissuti all'impianto e montati in commistione con elementi formali di moderna concezione.
In facciata, sul lato a destra del portale è stata sistemata una altrettanto improbabile finestra ricavata dalla riduzione e ricomposizione di quello che era un portale di accesso identico agli altri due e che probabilmente è stato danneggiato. 
Il documento che attesta l'esistenza dell'Oratorio è conservato all'Archivio Arcivescovile di Massa Carrara- Pontremoli, dove si dice che nell'anno 1580 iniziarono i lavori di costruzione, mentre la fine dei lavori di edificazione e conseguente sua apertura al pubblico è databile all'anno 1583. 
Nel 1932 sono state portate a termine le operazioni di riparazione dai danni arrecati alla Chiesa dal sisma dell'anno 1920. 
La pianta presenta forma rettangolare a navata unica; dietro il presbiterio un ambiente di pari larghezza è adibito a sacrestia. 
All'interno della Chiesa è custodito un affresco di autore sconosciuto rappresentante la Madonna del Carmelo e Santi del XVIII secolo; in primo piano, inginocchiati a terra, San Giuseppe e San Rocco hanno la visione della Madonna del Carmelo, attorniata da angeli festanti e musicanti. Sullo sfondo il paese di Sillano.   
La struttura è realizzata in muratura portante in pietra di pezzatura e forma mista. Tetto ligneo con tavolato, travicelli, travetti e capriate che scaricano sulle pareti laterali aiutate da un cordolo perimetrale di irrigidimento, anche esso di legno. Catene longitudinali e trasversali impongono un comportamento scatolare all'edificio. 
La copertura del tetto a capanna, caratterizzato da un manto in laterizio è realizzato con coppi e embrici. 
I fronti esterni sono realizzati in muratura in pietra facci a vista. La facciata è a capanna con portale centrale incorniciato con elementi in pietra serena; in asse, al centro del timpano, un rosone in un blocco di pietra serena scolpito. In corrispondenza dei due spigoli del fronte due lesene in pietra squadrata e lavorata a filare con capitello in stile dorico semplificato. 
La pavimentazione interna è realizzata con mattonelle rettangolari in pietra serena. 
Negli anni che vanno dal 1970 al 1979 è stato fatto un'intervento di adeguamento liturgico al presbiterio di carattere stabile. Racchiusi all'interno di una cancellata in ferro battuto, sono stati collocati rispettivamente, al centro del presbiterio, l’altare della celebrazione in pietra, sulla sinistra un leggio ligneo con funzione di ambone. La riserva eucaristica è rimasta quella del tabernacolo marmoreo dell’altare maggiore storico.