Chiesa della Madonna del Carmine
di Appignano, fraz. Castiglione Messer Raimondo (TE)
Appignano è una frazione di Castiglione Messer Raimondo (TE), posta a m.364 s.l.m. e domina l’alta Valle del fiume Fino. Citato per la prima volta in documenti nel 951 con il nome di Apoianum, la sua struttura di borgo incastellato è ancora ben evidenziata da una cinta fortificata costruita intorno al XV secolo con conci in pietra non lavorati posti su un possente basamento a scarpa.
Fuori della cerchia muraria, precisamente in Via del Carmelo, vi è la Chiesa sussidiaria della Madonna del Carmine. Come riportato in una targa commemorativa all'interno della chiesa, la stessa fu realizzata tra il 1865 e il 1868, in luogo di una piccola cappella precedente, di epoca ignota, come ex-voto per avere la Madonna del Carmelo “prontamente liberato” il paese dalla terribile peste del 1855.
Dell’edificio più antico sopravvive un’acquasantiera a calice in pietra.
La Chiesa era adibita anche a cimitero. Dopo l’editto napoleonico di Saint Cloud, che proibì di seppellire nelle Chiese i defunti, questi si dovevano portare nel nuovo cimitero di Castiglione Messer Raimondo, realizzato nel fondovalle. Poiché il trasporto e la visita ai defunti era alquanto disagevole per gli abitanti di Appignano, questi attuarono una protesta in occasione del funerale di una giovane donna. Si barricarono nella Chiesa, finché non fu data loro assicurazione che in tempi brevi si sarebbe costruito il cimitero nel paese. E così avvenne.
La Chiesa ha una copertura a capanna ed è sopraelevata di alcuni gradini rispetto al piano stradale.
Si accede all'ingresso mediante una scala disposta parallelamente alla facciata stessa ed è costituita da un'unica navata rettangolare divisa in tre campate: la centrale, più ampia, è coperta con volta a vela; le altre due, corrispondenti all'ingresso e al presbiterio, con volte a botte.
Gli spazi interni sono delimitati da lesene e archi modanati, l'altare maggiore presenta colonne con capitelli compositi, trabeazione arretrata e pala d'altare centrale, gli estradossi degli archi e delle volte sono decorati con motivi floreali a stucco bianco.
La facciata a capanna è delimitata da lesene laterali, con in alto il timpano, bianco come le lesene e il portale, in risalto rispetto all'intonaco grigio della parete. Al centro, il portale costituito da una semplice cornice, e il piccolo rosone in laterizio.
Il tetto, a due falde con manto di coppi e controcoppi, è sostenuto da una struttura di travi lignee.
Nella zona presbiteriale, sollevata di un gradino rispetto al resto, a seguito della Riforma Liturgica del 1963, è stato aggiunto un nuovo altare in travertino al centro del presbiterio. Non è presente l'ambone.
In corrispondenza della parete posteriore si erge un piccolo campanile a vela in laterizio per una campana. L’interno ancora presenta lesioni sul soffitto a seguito del terremoto aquilano del 6 aprile 2009 e venne chiusa al culto con ordinanza comunale.
Nel 2007 è stata ristrutturata, sono state rinforzate le fondazioni e la struttura ed è stata rifatta la copertura esterna su progetto del geom. Angelo Profeta.
Facciata
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Vista sinistra
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Vista
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Campanile
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Interno
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Interno con statue della Vergine
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Interno con altare e pala d'altare
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Statua Madonna del Carmine
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