Rimozione dell'Edicola

Per certo, dobbiamo pensare che l'edicola Madonna del Carmine era certamente la più antica tra quelle esistenti a Castelleone di Suasa, ma, nonostante ciò, come ricordato in precedenza, è stata abbattuta durante l'estate del 2008 nel corso dei lavori relativi alla lottizzazione residenziale "Cesarini", dopo l'approvazione definitiva in Consiglio Comunale.
Le voci paesane che si rincorsero in quell'anno, dicevano che l'intenzione (dell'Amministrazione Comunale o della Proprietà della lottizzazione o entrambe?) sarebbe stata di riedificare l'edicola al termine dei lavori di sistemazione dell'area.
Intanto, trascorsero diversi anni, le opere di urbanizzazione primarie su quella lottizzazione furono terminate e su alcuni lotti iniziarono ad edificarsi le prime abitazioni, ma di ricostruire l'edicola non si parlava affatto, nonostante le numerose sollecitazioni di molti cittadini.
Da una attenta lettura del volume, a cura di Alberto Polverari, "Castelleone di Suasa - Vita Castellana", ci accorgiamo, inoltre, che è stata riportata anche questa annotazione: "Sulla strada provinciale che conduce al Cimitero si trova un'Edicola dedicata alla SS.ma Trinità. Nel blocco di pietra arenaria posto sopra la nicchia c'è scritto: "BENEDICTA SIT S(ANC)TA TRINITAS". Non si sa quando è stata costruita e per quale ragione". 
Questa ulteriore nota sembra introdurre nuovi dubbi: l'edicola di cui si parla era dedicata alla "SS.ma Trinità" o alla "Madonna del Carmine"?
E' la stessa oppure ne esisteva un'altra?

A fugare ogni dubbio, è venuta in aiuto la testimonianza di Toderi Ivaldo, che ha riferito dell'esistenza di un'edicola poco più avanti dell'attuale Chiesetta di San Martino, lungo la strada di Barbara, sulla sinistra in prossimità della vecchia abitazione "Cesaroni", probabilmente dedicata alla SS. Trinità ed ora non più esistente, in quanto, con i lavori stradali (ampliamento e asfaldatura) avvenuti negli anni '60, venne abbattuta e mai più ricostruita.
Pertanto, dobbiamo pensare che l'unica edicola dedicata alla Madonna del Carmine era posizionata in prossimità della casa Venturi, sulla strada "verso Barbara" e davanti al Cimitero.
Questa collocazione forse aveva una logica spiegazione in quanto la Madonna del Carmine veniva, e viene tutt'ora, invocata in suffragio delle Anime Sante del Purgatorio e per il culto dei morti

Panorame della zona interessata dai lavori di lottizzazione

Anticamente era venerata da parte di alcune comunità anche per sconfiggere gli spiriti e i demoni che, secondo le dicerie di un tempo, alloggiassero pressi i cimiteri. In questa circostanza non possiamo tralasciare anche gli interventi apparsi, il primo, in data 2 agosto 2008 sul Blog "Accurrimbono's" e l'altro, nel settembre dello stesso anno, sul giornalino "Insieme per Crescere" del Movimento Insieme per Castelleone, che si occuparono della rimozione dell'edicola.
Sul Blog "Accurrimbono's" comparve, sotto il titolo C'era una volta, il testo seguente: "L'edicola della Madonna del Carmine che è stata demolita per far spazio ad un incrocio a Castelleone di Suasa, dovrebbe essere ricostruita alla fine dei lavori, ma sicuramente non sarà come l'abbiamo vista per tanti anni".

Panorame della zona interessata dai lavori di lottizzazione

Sul giornalino del Movimento "Insieme per Castelleone" fu pubblicato il seguente articolo: "Un utente nel nostro forum aveva scritto tra le altre cose relative ai lavori di lottizzazione "Cesarini": "Oltre al pino è stata abbattuta, nell'indifferenza totale, un'edicola religiosa posta vicino alla casa di Venturi". E proprio su quell'edicola sacra vorremmo saperne qualcosa di più:
- l'Ufficio Tecnico ha autorizzato la rimozione?
- è vero che se costruita da 50 anni occorre l'autorizzazione della Soprintendenza ai beni culturali?
- dove sono finiti i materiali ed in particolare l'affresco riguardante la Madonna?
- il manufatto è stato fotografato prima dell'abbattimento?
Sono questi alcuni quesiti che si pongono molti nostri concittadini.
L'edicola era una struttura a se stante con la funzione pratica di ospitare e proteggere l'elemento che vi era collocato, in questo caso un affresco di una Madonna dipinto da ignoto.
Era una struttura architettonica che, se anche non considerata da molti Castelleonesi, aveva pur sempre un significato religioso e storico.
Per fortuna che su internet abbiamo trovato una foto dell'edicola in questione realizzata alcuni anni or sono dal noto fotografo Roger Conti di Senigallia, che Vi proponiamo"
. Seguiva la foto.
Malauguratamente non risulta essere stata mai data una risposta ai quesiti posti dal Movimento da parte dell'Amministrazione Comunale, tant'è che da un seppur minimo accertamento, sono giunto ad affermare che non è stato emesso alcun atto amministrativo specifico che attesti eventuali accordi intercorsi con la proprietà della lottizzazione circa l'abbattimento dell'edicola "Madonna del Carmine" e la sua nuova ricostruzione.
Se accordi particolari furono intrapresi, questi non potevano essere che verbali e, si sa che, "verba volant scripta manent", come ci ricorda la locuzione latina citata in un discorso tenuto da Caio Tito al Senato Romano.

Vino

Da notare che l'edicola non conteneva alcun affresco ma solamente un'immagine un pò sbiadita della Madonna del Carmine con una cornice in legno, come meglio si può intravvedere nella foto di copertina di Mollaretti ed altre eseguite da Fabrizio Franceschetti, che gentilmente mi sono state concesse [Foto - Foto].
Ho reperito altre foto, scattate qualche giorno dopo l'abbattimento dell'edicola e dell'inizio dei lavori di lottizzazione [Foto - Foto], messe a disposizione gentilmente da Venturi Roberto
Queste, rappresentano la zona in cui sorgeva l'edicola ed è possibile vedere più ampiamente sia la posizione in cui era collocata, sia l'immagine che alloggiava al suo interno, documenta l'inizio dei lavori e già si nota che la figuretta non c'era più davanti alla recinzione di casa Venturi [Foto].
Non è stato possibile accertare nemmeno se l'intervento di demolizione dell'edicola fosse stato regolarmente preceduto da un procedimento autorizzatorio, infatti, le edicole votive rientrano, secondo il Codice Urbani, tra i beni culturali oggetto di tutela, senza contare che la stessa, in quanto realizzata da oltre 50 anni, era anche tutelata dalla legge 1 giugno 1939, n. 1089, oltre, ad avere garantito l'obbligo della conservazione, previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Etichetta "Rosa del Carmine dell'Azienda Venturi

Per quell'abbattimento, pertanto, doveva essere richiesta una seppur minima autorizzazione alla Soprintendenza delle Marche che, ripeto, sembra, non fu mai avanzata. Ciò lo si desume dal fatto che il gruppo consiliare, di quel tempo, di Insieme per Castelleone, non fu mai informato al riguardo e tanto meno, l'Amministrazione Comunale, si guardò bene dallo smentire, magari con un comunicato stampa, le illazioni avanzate da singoli cittadini.
In sostanza, si procedette alla rimozione dell'edicola "alla chetichella", di soppiatto, senza dare nell'occhio, zitti, zitti. Non sappiamo, quindi, se la mancata autorizzazione fosse dovuta ad una causa involontaria o, al contrario, dettata da tutt'altre ragioni, fatto sta che quel manufatto fu rimosso.
Ma l'occasione è importante per riflettere su un altro dato. Il nostro Comune è dotato del Piano Regolatore Generale e del Piano di Recupero Centro Storico ma, in nessuno dei due importanti strumenti di pianificazione urbanistica, sono previste norme di salvaguardia e protezione delle edicole votive stradali, che sono veri e propri manufatti artistici e religiosi, anche se considerati di una forma "minore".
Con questo scritto, allora, si vuole suggerire all'Amministrazione Comunale di voler intervenire ad inserire nei due atti pubblici in questione le disposizioni necessarie per la tutela e la messa in sicurezza di queste costruzioni, perché esse rientrano nel patrimonio pubblico da proteggere e mantenere, così come le nicchie e le croci.
Ricordo anche, che l'art. 3 della L.R. delle Marche, n. 12 del 24 gennaio 1992 finanzia, fino ad un massimo del 50% della spesa prevista, quegli interventi di interesse storico, artistico o monumentale vincolati o vincolabili ai sensi della L. 1 giugno 1939, n. 1089, nonché le edicole che siano testimonianza delle tradizioni popolari e religiose delle Marche.
Passando, poi, dal sacro al profano, non sembra fuori luogo dare notizia di una realtà tutta suasana. L'Azienda Vitivinicola Venturi di Castelleone di Suasa, per una speciale devozione all'immagine della Madonna, venerata proprio nell'edicola ora scomparsa, sita nei pressi della sua sede, ha voluto dedicare un particolare vino rosato, di propria produzione, denominandolo "Rosa del Carmine", da abbinare a brodetti di pesce, paste asciutte con sughi delicati e ottimo anche in pizzeria. E' un vino di color rosa cerasuolo con riflessi chiaretti che al naso caratterizza tenui profumi floreali che richiamano la rosa, mentre al gusto prevalgono le sensazioni di leggera acidità, lieve corposità ed armonia.
Da alcuni anni, però, il vino non è più in produzione!

Indirizzo Edicola

Via Case Nuove, 2                     
60010 Castelleone di Suasa
(An)

Contatti

Bellagamba Franco
Email: 
edicoladelcarmine@suasa.it
Telefono: 071-966352 

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