La stessa strada che conduceva da Trevi agli insediamenti rurali della pianura «abbondanti di vino, grano e altre vettovaglie» (D. Natalucci 1745), definita «via qua itur versus molenina Trevii» (Statuto, Comune di Castel San Giovanni, libro II, rubrica CI, 18 settembre 1432).
L'edicola ha una datazione del XVI secolo, con una profonda nicchia che ha preservato l’affresco della Madonna del Carmine dalle intemperie. La Vergine, rappresentata, stringe materna il Bambino, incoronata da due angeli, mentre ai suoi piedi l’adorano altri due angeli, uno a destra e uno a sinistra. Nell'intradosso sinistro è dipinto S. Giovanni Evangelista con calice, mentre è scomparsa la figura nell'intradosso destro.
L’edicola conserva una forte attrazione, diverse persone la visitano con frequenza quasi quotidiana per pratiche devozionali. Misura cm. 220x210x125 di spalla. Nicchia cm. 152x115x90. 
Lo stato di conservazione dell'affresco risulta, in progressivo deterioramento, col distacco di alcune parti e ampia lacuna al centro in basso; il santo evangelista, più esposto alla luce, risulta deteriorato nel colore.