Chiesa della Madonna del Carmine
di Villa S.Pietro, fraz. Pizzoli (AQ)
La Chiesa sussidiaria della Madonna del Carmine, ex San Pietro e Paolo, sita nella località Villa S.Pietro (Santu Petri in dialetto aquilano), frazione di Pizzoli (AQ), ha posizionato all'interno, sull'altare maggiore, un affresco della Madonna del Carmine della fine del ‘500.
Inoltre, è custodita una statua della Madonna del Carmine realizzata, con cartapesta modellata e dipinta, da autore ignoto ma di bottega abruzzese. La statua ha il volto intagliato e scolpito con modi convenzionali ha un'espressione fissa, da bambola, è datata nella seconda metà del secolo XVIII e misura (H) cm. 145.
Si ha notizia di una Chiesa dedicata a San Pietro già nel 1297 in occasione di un contratto dove si numeravano i chierici delle chiese di Pizzoli. (fonte: Placidi V., Strutture urbane e tipologie architettoniche: i centri minori dell'alta e media valle dell'Aterno), comunque, la Chiesa venne edificata nel XIII secolo, presenta una facciata a coronamento orizzontale, un'aula rettangolare decorata esclusivamente da alcune suppellettili lignee, un campanile a vela addossato alla parete di fondo che presenta un coronamento a capanna, un manufatto appoggiato alla parete longitudinale sinistra ospitante la sagrestia.
Nel 1703 subì danni gravissimi per il terremoto, che distrusse anche la contigua chiesa di S.Rocco, della quale fino agli anni ’50 resistevano le pareti laterali, ora abbattute.
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha determinato un principio di ribaltamento della facciata, evidenziato da una lesione verticale a tutta altezza.
La facciata ha un coronamento orizzontale, è rifinita con intonaco grezzo, con un semplice portale in pietra sormontato da un pesante architrave decorato da uno stemma centrale (scudo crociato con due chiavi) e da una finestra rettangolare con imbotte in pietra; il portale è affiancato, sulla destra, da un'altra, piccola finestra rettangolare e da una seduta in pietra addossata alla facciata.
L'impianto planimetrico è rettangolare, ad aula unica, con copertura a capriate lignee. Sulla parete laterale sinistra sono presenti una porta, che introduce nella sagrestia, posta in un locale addossato alla parete longitudinale, ed una finestra quadrata, collocata anch'essa in prossimità della parete di fondo.
La struttura portante è in muratura in pietra.
La copertura è realizzata con manto di coppi sostenuto da capriate lignee costituite da orditura primaria e secondaria e tavolato in legno; la parte posteriore presenta una chiusura a padiglione. Il locale addossato alla parete laterale sinistra, adibito a sagrestia, presenta una copertura ad una falda, rivestita sempre in coppi.
Il pavimento è in cotto, con alcune botole quadrate in pietra bianca.
L'interno della chiesa si presenta rifinito in intonaco bianco.
Il Moretti riferisce: “esempio di costruzione di estrema semplicità reso pressoché illeggibile dal continuo sovrapporsi di apporti, specie di suppellettili lignee e di affreschi che si accavallano in vari strati”.
La Chiesa è stata oggetto di un restauro importante in seguito al terremoto del 1703, che distrusse l'attigua chiesa di San Rocco, della quale fino agli anni ’50 resistevano le pareti laterali, ora abbattute.
Nel XX secolo è stato rifatto il tetto, con capriate in legno e coppi.
La Chiesa risulta inagibile a seguito del sisma del 2009 e degli ultimi eventi sismici che hanno colpito l'Italia centrale e che hanno causato delle lesioni prodotte dall'innesco di un meccanismo di distacco della facciata.
Vista dal lato sinistro
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Facciata
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Vista da dietro con campanile
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Vista lato sinistro
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Vista lato destro
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Altare
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Statua Madonna del Carmine
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Controfacciata
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