Chiesa della Madonna del Carmine
di Rocca Massima (LT)
La Chiesa sussidiaria della Madonna del Carmine di Rocca Massima (LT) è ubicata nella Via omonima ed è sotto la giurisdizione della Parrocchia di San Michele Arcangelo. E' di piccole dimensioni e venne edificata intorno al 1606, poco fuori le mura urbiche.
La struttura presenta una sola navata, con un solo altare e una cantoria rialzata in corrispondenza dell'abside. La cura della chiesa era affidata alla confraternita del Carmine.
Nella parte destra era murata un'urna cineraria romana (datata anno 50 d.c.), usata come fonte battesimale, se ne perse traccia dopo i restauri del 1991. Allora si fecero tante chiacchiere al tal proposito: chi diceva che erano stati dei ladri che avevano eseguito il furto per conto di qualche signorotto che intendeva abbellire il suo “villone” con un pezzo di sicuro valore artistico e storico; altri invece “giuravano” che era stata semplicemente considerata un pezzo di marmo di nessun valore e probabilmente era stata rotta e gettata tra i calcinacci; altri ancora, con perfidia, citarono l’antico proverbio: “L’occasione fa l’uomo ladro…chissa!”. Insomma di dicerie, più o meno disinvolte, ce ne furono tante ma il fatto certo fu che l’antichissima Urna era scomparsa da Rocca Massima e pian piano tutto finì nell’oblio, fino a quando il geometra Angelo Tomei, titolare della ditta che all’epoca ha eseguito i lavori di ristrutturazione, sollecitato anche da un articolo di un giornale locale (nel numero di gennaio 2019), aveva scritto come erano andate le cose su questa intrigata faccenda e così, finalmente, Rocca Massima ha potuto riavere il prezioso reperto e, contrariamente a quanto si è fatto in passato, sarebbe meglio custodirlo in modo efficace nella chiesetta da dove è stato trafugato o in un altro sito ritenuto idoneo e sicuro per farne un motivo di attrazione del paese.
L'estrema linearità, sottolineata dall'assenza dei capitelli, mostra come l'ambiente locale fosse legato alla cultura cinquecentesca.
Il portale, inserito armoniosamente nella facciata, è accompagnato da due finestrelle laterali, le cui mostre, databili all'inizio del sec. XVII, risultano originali.
Nuova è la finestra superiore, realizzata forse in sostituzione di un'apertura circolare. Un riferimento per lo schema della facciata è possibile con la chiesa di Pratoro, sulla strada che collega Rocca Massima a Segni.
Sull'altare è presente un dipinto del sec. XVII raffigurante l'incoronazione di Maria Vergine, la Madonna in trono ha il Bambino in braccio mentre due angeli la incoronano. In alto la colomba dello Spirito Santo.
Attualmente la chiesa viene usata sporadicamente.
A pochi passi dall’edificio è stata impiantata la nota attrazione turistica “Flying in the sky”.
Facciata
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Vista dall'inizio Viale
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Vista con neve
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Vista dall'inizio Viale
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Retro
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Interno
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Altare
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Incoronazione di Maria Vergine
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