Il Castello fu edificato sulle rovine di un antico Castello, distrutto nel 1420 da Giacomo Baglioni, luogotenente di Braccio Fortebracci (Andrea Fortebraccio, noto come Braccio da Montone). Il nome del luogo sembra che derivi da tal Partuccio, il quale sarebbe stato il primo Signore di Serra. Sottoposto per tantissimi anni alla giurisdizione di Gubbio, il territorio della Serra venne unito, nel 1827, a quello di Civitella Ranieri, per entrare a far parte nel 1863 del Comune di Umbertide.  
Il Castello, oggetto negli anni passati di importanti lavori di consolidamento ma attualmente in stato di abbandono, non è visitabile. E' composto dal complesso principale di grandi dimensioni caratterizzato da un torrione semicircolare ed una torre a base quadrata.  
Gli interventi effettuati hanno riguardato il consolidamento strutturale e il restauro delle facciate con la tecnica dello scuci-cuci eseguita mediante il recupero della muratura esistente. I lavori sono stati effettuati sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, essendo la struttura soggetta a vincolo storico del Ministero dei Beni Culturali.  
Con Decreto n. 68 del 19/10/2020 della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria è stato finanziato anche il recupero della ex Chiesa Madonna del Carmine sita, come si è detto sopra, nell'area adiacente il Castello, che per giungervi occorre percorrere un sentiero di terra che si dirama dalla strada vicinale (Foglio 31 Particella C - 67 - 68). 
Sulla facciata dell'ex Chiesa, sotto il frontone, campeggia la scritta latina "DEIPARAE VIRGINI DICATUM", (Dedicato alla Vergine Maria). Nella parte posteriore si erge il campanile a vela a due luci che ospita due piccole campane. 
Anche la Chiesa non è visitabile, come si vede dalle foto è stata murata la porta d'ingresso