Si hanno poche notizie di epoca normanna, ma durante il periodo svevo fu dominata dai Conti di Molise; nel 1269 il paese fu ceduto a Tommaso Capuano detto Gattafosca. Successivamente, per discendenza, furono i Sanframondo fino al 1467 a tenere il feudo.
A Spinete si avvicendarono le famiglie Cardillo, Trossa e fino al 1528 Enrico Pandone che passò il feudo ai Gaetani. Nel 1799 Spinete è stata assegnata al dipartimento del Sangro e nel 1811 al circondario di Campobasso.
Il nucleo storico si spalma in pendenza su due direttrici principali che, partendo dal palazzo baronale arrivano fino alla chiesa di San Pietro Apostolo. Il borgo, così come i paesi limitrofi, ha subito notevoli danni arrecati dai terremoti del 1456, 1688, 1794, 1805.
La Chiesa, costruita intorno alla metà del XIX secolo è stata ristrutturata ed ha subito interventi di consolidamento statico. E’ situata nella parte di nuova espansione rispetto al nucleo originario. E' disposta lungo l’asse d’orientamento Nord-Sud, è a pianta rettangolare con il campanile adiacente non inglobato nel perimetro. Esso è a pianta quadrata in pietra e mattoncini con alla base un arco passante e con tre livelli superiori e copertura. La cella campanaria è con quattro archi a tutto sesto.
Sembra che conservi una statua della Madonna del Carmelo, in legno dipinto, del secolo XIX (1833) e di autore sconosciuto ma di bottega napoletana. Presenta l'iscrizione documentaria sul basamento, sotto il vestito, in lettere capitali "DIE 19 IULI A.D. 1883". Il Bambino che la Madonna sorregge non è quello originale, poiché rubato. Misura per altezza cm 160.
La muratura è in pietra intonacata con tetto a capanna e manto con tegole in coppi e cornicione alla romanella.
Il portale d’ingresso è posto ad una quota più alta rispetto al piano stradale e vi si arriva tramite una scala in pietra a più rampe. Al di sopra vi sono tre nicchie, due finestrate e quella al centro con un dipinto maiolicato raffigurante la Madonna del Carmelo (edicola). La facciata si conclude con un timpano con al centro un oculo. Gli altri prospetti sono privi di elementi architettonici di rilievo.
La Chiesa è in discreto stato di conservazione.
