Chiesa di Santa Maria del Carmine
di Sulmona (AQ)

In Piazza del Carmine, a Sulmona (AQ), si apre la facciata della Chiesa di Santa Maria del Carmine, lungo Corso Ovidio, tra le più antiche della città ma rimaneggiata nel XVIII secolo dai padri Carmelitani che costruirono anche il cenobio retrostante.

Questo cenobio o monastero fu abbattuto nel dopoguerra per far posto al palazzo che ospita le Poste. Si tratta di uno degli scorci caratteristici di Sulmona e rappresenta da sempre un punto di ritrovo e ristoro (grazie alla fontanella che si trova scendendo verso Piazza Garibaldi).
La Chiesa, con l’annesso alloggio per i pellegrini o ospedale, fu eretta nel 1225 per volere di Gentile di Gualtiero di Benedetto Pagano in una zona esterna alla città, fuori Porta Salvatoris.
La Chiesa, inizialmente intitolata a Sant'Agata, fu ceduta inizialmente dal Pagano al Capitolo di San Pietro di Roma e, successivamente, da questo passò al Capitolo della Cattedrale di Sulmona dietro un canone annuo.   
Mentre gli ultimi riferimenti all'ospedale risalgono al Catasto del 1376, la Chiesa divenne parrocchia ed accrebbe i suoi beni grazie anche a diverse acquisizioni e donazioni che continuarono nel corso degli anni; intorno ad essa si sviluppò, a partire dal XIII secolo, il nuovo borgo meridionale della città di Sulmona, successivamente racchiuso dalla cinta muraria medievale.  
Nel 1634 i Carmelitani, ospitati dal 1607 nel convento fuori le mura di Santa Maria Arabona, chiesero di poter usufruire della chiesa; a seguito della concessione, fatta l’anno seguente, essi ne modificarono la struttura secondo le loro necessità, edificandovi accanto il convento, fecero perdere l'antico aspetto medioevale alla Chiesa.  
Incomprensioni tra i padri e il parroco portarono, infine, nel 1710, all'affidamento esclusivo della chiesa e del convento di Sant'Agata ai Carmelitani che si impegnarono a dare un contributo economico al parroco e a restituirgli la statua della Santa titolare.  
La parrocchia fu quindi trasferita nella chiesa di Santa Margherita, che da allora mutò il nome in Sant'Agata, nel Borgo Pacentrano.
I Carmelitani, quindi, riedificarono la chiesa che aveva subito molti danni per il sisma del 1706 e la intitolarono alla Madonna del Carmine.  
Quando, a causa della soppressione degli ordini religiosi nella seconda metà del XIX secolo, i Carmelitani andarono via, il sacro tempio passò sotto il controllo della chiesa di Santa Maria della Tomba. Il convento fu affidato al Comune e, agli inizi del XX secolo, divenne Distretto Militare, quindi nel 1948 fu demolito, anche perché danneggiato dai bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale, e nel sito venne realizzato il Palazzo delle Poste. 
La facciata, opera dell’architetto Carlo Faggi, è tripartita verticalmente da un doppio ordine di paraste binate e divisa, in senso orizzontale da un’alta trabeazione che reca l’iscrizione: “GLORIA LIBANI DATE EST EI DECOR CARMELI ET SARON - ISAI(A) C. XXXV A.D. MDCCXXVI” (Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron - Isaia cap. 35° - A.D. 1726).  
Al centro della campata inferiore, al termine di una scalinata di cinque gradini, si erge il portale architravato con timpano semicircolare spezzato che accoglie al centro un medaglione scolpito a bassorilievo con la Madonna col Bambino. Nella trabeazione e nel sottostante architrave la scritta "Novo Inalbatum Decore 1822" è riferita sicuramente ad un intervento di restauro.
Nella campata superiore, in asse col portale, è posta una grande finestra rettangolare con cornice modanata e orecchioni laterali, sormontata da un timpano triangolare spezzato con al centro lo stemma dell’Ordine Carmelitano. La campata mediana superiore è raccordata a quella inferiore, più ampia, con setti murari a profilo curvilineo e semitimpani posti sulla trabeazione centrale. Il coronamento sommitale è affidato al grande timpano semicircolare spezzato che reca al centro un cartiglio e motivi floreali a stucco. 
L’interno, coperto da volta a botte lunettata, è ad aula unica con tre cappelle per lato impreziosite da partiti decorativi a stucco e dipinti su tela. Sulla parete absidale è presente un’iconostasi con due aperture laterali chiuse da grate, sormontata al centro dalla pala con la Madonna del Carmelo, affiancata dalle statue dei profeti Elia ed Eliseo vestiti con l’abito dell’Ordine; a questa si antepone l’altare maggiore in marmo. 
In controfacciata, in una cantoria in muratura con parapetto mistilineo, un organo realizzato nel 1815 dal maestro Quirico Gennari, appartenente ad una famiglia di organari veneti.
Più in basso, a ridosso dell’ingresso, sulla parete sinistra, una teca in legno lavorato custodisce la statua della Madonna del Carmelo di 
autore sconosciuto ma di Bottega abruzzese. La Datazione risale alla prima metà del secolo XVIII e misura (H) cm 150.

Alcune foto della Chiesa di Santa Maria del Carmine di Sulmona

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Chiesa


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Piazza del Carmine

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Piazza del Carmine


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Facciata

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Facciata


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Portale

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Portale


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Foto d'epoca

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Foto d'epoca


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Interno

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Interno


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Navata

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Navata


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Statua Madonna del Carmelo

Chiesa di Santa Maria del Carmine 

Statua Madonna del Carmelo

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Chiesa di Santa Maria del Carmine di Sulmona
Indirizzo Edicola

Via Case Nuove, 2                     
60010 Castelleone di Suasa
(An)

Contatti

Bellagamba Franco
Email: 
edicoladelcarmine@suasa.it
Telefono: 071-966352 

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