Santuario della Beata Vergine del Carmine di Tarsogno, fraz. Tornolo (PR)

La Chiesa della Beata Vergine del Carmine sorge in località Tarsogno, isolata, lungo la Strada Provinciale, che la costeggia, preceduta da un ampio sagrato, con orientamento Est-Ovest. 
L'intenzione di edificare un tempio dedicato alla Madonna delle Grazie era già viva nel 1700 tra i devoti tarsognini.

Inizialmente per volontà di Francesco Brigati di Tarsogno, venne eretto un pilone con una piccola nicchia contenente una statuetta della Madonna, poi fu la volta di una cappella con l'effigie della SS. Vergine dipinta su lastra di pietra in marmo bianco di Carrara, opera del pittore piacentino Giuseppe Girardi, detto Giroldi, del quale si conservano altre opere del genere nelle cappellette di: La Breila, La Ravezza, I Chiodi, Tarsogno di sopra.
La statuetta della Madonna, posta da Brigati venne ubicata in facciata sopra il portale. Bruna Boccaccia sostiene che il santuario venne realizzato nel 1833 (anche se l'inizio si data al 1831), mentre Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi affermano che il santuario sarebbe sorto attorno al 1870.  
Comunque, il Santuario, fu portato a termine (non senza difficoltà di vario genere). Il progetto, riveduto e corretto, e la direzione dei lavori furono dei capomastri tarsognini. Addirittura il tutto era stato iniziato senza alcuna licenza dell'autorità civile (= governo di Maria Luigia d'Austria), per cui venne sospesa la costruzione. 
Grazie all'intervento del Vescovo, che sostenne la causa di quella "brava gente", furono ripresi i lavori e il Santuario fu inaugurato nel 1833, anno riportato sul fronte della cappella a fianco. 
Il portico, con massicce colonne di pietra lavorata, è del 1870. 
Nel 1886 la statica della cupola era già compromessa. 
Nell'anno del primo centenario (1933, parroco Mons. G. Nestori), l'interno del Santuario venne completamente restaurato, valendosi dell'opera (affreschi) del pittore piacentino Luciano Ricchetti (1897-1977).
Alcuni particolari dei restauri eseguiti: 
· Nella volta: la glorificazione di Maria SS.;
· Sulla parete di sinistra: San Giovanni Battista;
· Sulla destra: il Calvario;
· Ai lati dell'altare: a sinistra la Vergine del Carmelo in soccorso delle anime del purgatorio; a destra il profeta Elia dal monte Carmelo (Palestina) contempla la nuvoletta che porta la pioggia, simbolo della Vergine Maria che porta la fonte della salvezza, il Cristo. 
La facciata ottocentesca è a vento, su due ordini, di cui quello inferiore costituito da un portico a cinque fornici, con archi a tutto sesto su pilastri rettangolari in conci di pietra a vista, aperti su tutti i tre lati.  
Il portico è diviso in cinque campate quadrate, voltate a crociera. L'ordine superiore presenta una parte centrale, tripartita da lesene doriche e due ali, più basse, forate da finestroni rettangolari. Tra le lesene, della parte centrale, si aprono tre finestroni rettangolari, centinati a tutto sesto, di cui quelli laterali ciechi. Al di sopra delle lesene corre una trabeazione in aggetto, coronata da frontone curvilineo con al centro del timpano una nicchia a tutto sesto che accoglie la statua della Madonna. Sul retro, i bracci del transetto sono forati da un finestrone rettangolare per lato e l'abside semicircolare da cinque finestroni rettangolari, nella parte superiore. 
Lo schema planimetrico basilicale è a tre navate e a quattro campate, voltate a botte. Le navate sono separate da archi a tutto sesto a tutta altezza su pilastri a croce.  
Ai pilastri si addossano lesene doriche, al di sopra delle quali corre una trabeazione spezzata lungo la navata e il presbiterio. In corrispondenza della seconda campata, nelle navate minori si trovano gli altari dedicati rispettivamente, quello di destra a Santo Stefano, quello di sinistra alla Madonna con Bambino.  
Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo, sul piano della chiesa, è a pianta rettangolare a unica campata, voltata a botte, con la volta forata dalle unghie dei finestroni del cleristorio. L'abside semicircolare, tripartito da lesene doriche, è voltato con volta a vele. 
Le coperture sono, a tetto a due falde sulla navata maggiore, a falda unica su quelle laterali. Manto di copertura in tegole di ardesia e coppi. 
Le pavimentazioni sono in mattonelle di di marmo bianco e grigio. 
L'adeguamento liturgico, eseguito negli anni 1970/1980, è stato realizzato con altare maggiore, mensa in marmo bianco, su pilastrini a volute laterali, con paliotto centrale in marmo rosa, decorato al centro con il monogramma della Madonna, entro una cornice circolare e l'aggiunta dell'ambone in marmo grigio, su tre specchi, lastre di marmo grigio, decorate con bassorilievi in marmo rosa (Cristo al centro).

Alcune foto del Santuario della Beata Vergine del Carmine di Tarsogno

Facciata

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Facciata


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Vista durante i festeggiamenti

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Vista durante i festeggiamenti

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Presbiterio

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Presbiterio


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Altare

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Altare


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Tabernacolo con esposizione Santissimo

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Tabernacolo con esposizione Santissimo

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Statua Madonna del Carmine

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Statua Madonna del Carmine

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Altra statua Madonna del Carmine

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Altra statua Madonna del Carmine

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Processione con Statua Madonna del Carmine

Santuario della Beata Vergine del Carmine

Processione con statua Madonna del Carmine

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Santuario della Beata Vergine del Carmine
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