Chiesa Santa Maria del Carmine
di Terni (TR)
La Chiesa fu costruita per iniziativa della Confraternita del Carmine, istituita nel 1602, grazie al riconoscimento da parte di Papa Clemente VIII.
In origine, era una semplice tettoia nata per proteggere l'immagine della "Vergine con Bambino" dipinta sul muro esterno del vicino anfiteatro romano, icona a cui il popolo ternano era particolarmente devoto.
Si hanno gia notizie dal XV sec. di questa immagine e già nel 1513 fu restaurata dalla bottega di Piermatteo d’Amelia. Nel 1601 fu costruita una cappella ad opera di una compagnia laicale, manifestatasi, poi, nella Confraterna del Carmine. Intorno al 1635 fu ancora ampliata a Chiesa con annesso oratorio ed è come la vediamo ora.
La chiesa ha un ampio presbiterio sormontato da una cupola e una immensa tela che costituisce il soffitto, opera di Pietro Talloni e Paolo Bario. All’interno, lateralmente, vi erano altre cappelle decorate con stucchi e affreschi opera di Andrea Polinori e Ludovico Carosi nel 1636. Nella seconda cappella di destra, una tela raffigurante "San Martino e il povero" di Bartolomeo Barbiani che ora è custodita in Duomo. E' del 700, invece, la grande tela barocca, di circa 150 metri quadrati di superficie, raffigurante la "Madonna del Carmine ed Elia sul carro di fuoco" opera del ternano Pietro Berla, noto per aver affrescato la volta della Chiesa della Nunziatina a Todi.
I lavori durarono piuttosto a lungo e si conclusero solo nel 1783 con il completamento della elegante facciata in laterizio. Un fregio liscio suddivide la facciata in due ordini: quello inferiore è a sua volta diviso orizzontalmente da quattro paraste lisce che subiscono nuove frammentazioni per la presenza di una cornice mediana.
Curiosa è la penuria di aperture: solo due monofore sopra il portale sottodimensionato rispetto all'imponenza della facciata e due basse finestrelle per l'adorazione.
L’immagine venerata della Vergine venne staccata dal muro e collocata sull’altare maggiore.
La chiesa, utilizzata per funzioni e matrimoni, fu sconsacrata e, insieme all'area dell'anfiteatro, ora, è divenuta di proprietà del Comune. Dagli anni 90 del Novecento, fu interessata da importanti lavori di restauro che la recuperarono completamente e la adattarono ad auditorium, fungendo da polo culturale per manifestazioni e mostre.
Però i guai non finiro. Infatti, a causa della scia sismica in Umbria, il 31 luglio 2017, fu firmata un'ordinanza di chiusura dell’ex transetto. Nel gennaio 2019 l’intero complesso fu dichiarato inagibile. Da allora l’ex chiesa di Santa Maria del Carmine è off-limits: ora l’esecutivo chiede aiuto alla Regione per procedere con un intervento per il recupero strutturale da 2 milioni 100 mila euro. Pronto il progetto di fattibilità tecnico-economica che prevede la seguente tempistica:
- gara di appalto (prevista tra gennaio e marzo 2021),
- avvio dei lavori strutturali (ottobre 2021),
- lavori di finitura (giugno 2022),
- lavori impiantistici (settembre 2022),
- collaudo delle opere (maggio-giugno 2023).
Facciata
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Lato esterno sinistro
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Interno con soffitto affrescato da Pietro Berla
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Cupola affrescata da Ludovico Carosi
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Particolare della cupola con San Matteo (file di Gian Piero Zanzotti)
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Affresco su una cappella laterale
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Affresco su una cappella laterale
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Madonna del Carmine ed Elia sul carro di fuoco
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Vergine con Bambino
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Organo
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Vergine con Bambino
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Auditorium
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