Camaiore(due)

Maestà Madonna del Carmelo
di Camaiore (LU)

Queste altre tre Maestà della Madonna del Carmelo, come le precedenti (1) e le successive (3), si trovano sempre lungo le strade del Comune di Camaiore (LU), dove, probabilmente vi è o vi è stata una forte devozione per questa Madonna:

la prima è una cappelletta che contiene una formella in marmo apuano delle dimensioni (A x L) di 40 x 29 cm, rappresentante, in rilievo, la Madonna del Carmelo coronata e tiene in braccio il Bambino. Dietro il suo capo raggi di luce. Lei ha nella mano uno Scapolare, il Bambino un globo. Le figure sono inserite in una volta centinata con arco a tutto sesto e marcapiano. Agli angoli superiori due cherubini. Al di sotto dei piedi della Madonna vi è la seguente iscrizione: "PASQ(U)INO CERU p / SUA DEVOSIONE 1679". Lo stato di conservazione della superficie della formella risulta usurata. Patina ocra sulla superficie, residuo di antiche patine protettive. Depositi di particolato, come risulta dalla data del rilevamento del 20/06/2020.
anche la seconda formella in marmo apuano, datata 1636, di dimensioni (A x L) 61 x 46 cm, rappresenta la Madonna del Carmelo assisa, mentre tiene in braccio il Bambino. Nella mano dx ha uno Scapolare. Sulla veste è scolpita una stella a 7 punte. Sopra di lei, appuntata sulla volta, una barra ritorta alle cui estremità sono appese due lampade. Al lati delle figure due pilastri con modanature e capitelli. Sopra un arco a sesto ribassato sul quale è posato un cherubino. Lo stato di conservazione presenta depositi di particolato, così come risulta dalla data di rilevamento del 12/06/2020. La parte architettonica è ben disegnata e aggiornata, le figure sono opera di un lapicida legato a schemi arcaici, fuori dal tempo. Si collega ad altre marginette (maestà o edicole) versiliesi con figurazioni simili. Nel 1860 è indicata come "Immaginetta della tosse" (Campetti, pag. 137).
la terza formella della Madonna del 1710, è stata realizzata con marmo apuano, delle dimensioni di (A x L) 26 x 75 cm e vede rappresentata, in rilievo, una Madonna del Carmelo, coronata, che tiene in braccio il Bambino; in una mano ha uno Scapolare. L'attorniamo 5 cherubini. In basso in primo piano Sant'Antonio Abate con bastone e campanello e Sant'Alberto di Sicilia con il giglio: entrambi sono inginocchiati. Ai lati, in secondo piano, a sx Maria Maddalena con i capelli sciolti tiene nelle mani un vasetto e una croce e a dx San Carlo Borromeo. Al di sotto vi è una lapide, di dimensioni (A x L) 26 x 75 cm, che riporta la seguente iscrizione: "S(ANCTISSIM)AE VIRGINI CARMELITANAE MARIAE / SANCTISQ(UE). ANT(ONI)O. ABBATI ALBERTO CO(N)FES(SOR)I. CAROLO BORRO(MRO). / AC MARIAE MAGDALENAE DICATAM A PROGENITORIBUS AEDICULAM EORU(M) / INMAGINIBUS IN PARIETE DEPICTIS AT NUNC IN MARMORE SCULPTIS / ET COMMODIOREM PRETEREUNTIUM DEVOTIONI ALBERTUS ANTONIOLUS PRED(II) D(OMINUS)NUS RESTAURARI MANDAVIT ANNO 1710" (Si descrive la dedica alla SS. Vergine del Carmelo e ai santi Antonio Abate, Alberto confessore, Carlo Borromeo e Maria Maddalena; erano raffigurati in una pittura ed ora sono scolpiti nel marmo. Alberto Antognoli, proprietario del terreno, ha disposto il restauro dell'edicola nell'anno 1710).
Lo stato di conservazione presenta una lacuna da trauma della mano di Sant'Antonio Abate e presenta numerosi fori da trapano, così come rilevato nella rilevazione del 12/06/2020.