Edicola Madonna del Carmine
di Menta, fraz. Tornolo (PR)

Grazie alle foto di Paolo Panni, dell'Associazione Emilia Misteriosa, possiamo vedere l'edicola dedicata alla Madonna del Carmine, nel territorio di Menta, un gruppo di case ed una decina di abitanti, posto su un'altitudine di 853 metri s.l.m. e a due passi da Santa Maria del Taro, nel Comune di Tornolo, ai confini del Parmense. 

E’ sufficiente leggere la lapide posta a lato dell'edicola per stuzzicare la propria fantasia: “Gli abitanti di Menta Ringraziano la Madonna del Carmine di essere rimasti illesi il 16 luglio 1944 quando la frazione è stata bruciata”.
Nel luogo, di cui si parla, si respira un'aria di montagna, ricca di boschi, spesso impreziosito dai venti provenienti dal mare e la data incisa, 1944, non lascia dubbi sugli accadimenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale e al periodo successivo all’8 settembre 1943. Periodo in cui era molto attiva, specie sui colli come questi, la lotta partigiana.  
Ma andiamo per ordine, nel giugno 1944, i partigiani avevano liberato l'intera valle ed era nato il Territorio Libero del Taro. I tedeschi cercarono con diverse puntate di liberare la valle stessa. Tentativi tutti respinti: il 30 giugno battaglia della Manubiola, l'8 luglio, scontro a Grifola. Il 10 luglio nuovo tentativo dei tedeschi che in quella occasione arrivarono da Chiavari, attraverso il Bocco e si fermarono a Santa Maria del Taro. Il giorno dopo avanzarono verso Bedonia, ma a Pelosa caddero in una trappola e lasciando sul terreno 34 morti (7 tra i partigiani). I tedeschi non esitarono a vendicare la dura sconfitta. Catturarono infatti e uccisero numerosi civili a Castagnola, a Casa Strinata, a Pelosa, a Giuncareggio, a Varviaro, a Cerosa Lazzini, a Pianazzo (dove vennero fucilati ben 8 civili). 
In località Menta, dove gli uomini sono tutti fuggiti, restano soltanto le donne, alle quali vengono concessi pochi minuti di tempo per portare fuori dalle abitazioni l’essenziale. Subito dopo viene dato fuoco all'intero villaggio. La squadraccia si porta quindi a Pianazzo dove vengono uccise sette persone. In quel luglio vennero uccisi molti civili in varie località di Santa Maria. A Menta i tedeschi non trovarono uomini e quindi non uccisero.  
Ecco dunque spiegato il motivo della lapide posta all'ingresso del villaggio di Menta dove non restano segni visibili dell’incendio, ma resta il ricordo, specie nei più anziani. Ricordo dove la storia è quella, chiaramente, della seconda guerra mondiale. Il mistero è quello di una possibile grazia mariana. Da subito, infatti, il fatto che i residenti siano rimasti comunque illesi è stato attribuito a un miracolo della Vergine del Carmine, al punto da indurli a realizzare un piccolo luogo di culto che, ancora oggi, è particolarmente caro ai pochi abitanti del luogo che ne hanno uno speciale e costante decoro.  
Un fatto che, tra storia e fede popolare, scetticismo e tanti interrogativi, lascia comunque la vicenda avvolta nel mistero.  
Da evidenziare anche che, nel territorio di Tornolo, la Madonna del Carmine è particolarmente venerata, lo dimostra l’esistenza, nella frazione di Tarsogno, del Poggio del Carmelo a due passi dal quale sorge l’imponente santuario dedicato proprio alla Beata Vergine del Carmelo, realizzato nel 1833. Inoltre, in località Villa Berni, sorge una cappella dedicata alla Beata Vergine del Carmelo, datata 1836.

Edicola Madonna del Carmine

Edicola Madonna del Carmine

Particolare dell'edicola

Particolare dell'Edicola Madonna del Carmine

Lapide a lato dell'edicola

Lapide posta a lato dell'Edicola

Borgo di Menta

Borgo di Menta

Indirizzo Edicola

Via Case Nuove, 2                     
60010 Castelleone di Suasa
(An)

Contatti

Bellagamba Franco
Email: 
edicoladelcarmine@suasa.it
Telefono: 071-966352 

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